FAUSTO ORZES

27.03.2012 08:22

 

“Ri-svolti” all’Insolita Storia

Di Fausto Orzes

All’”Insolita Storia”, il Bar sul finire di Piazza Piloni a Belluno, è aperta la mostra “Risvolti – dell’apparenza”. Autori  Silvano della Libera e Claudio Rossi. L’architetto e l’avvocato. Il gatto e la volpe.  Il luogo: ” L’Insolita Storia. Il locale è ben noto. Frequentato da molti, vi s’incontrano anche gli esemplari cittadini della gauche. La prolusione è stata affidata a PFPF. Se in Francia hanno DSK, a Belluno ecco FPF. Lì Dominique Strauss Khan. Qui Francesco Pietro Franchi. Lì il piacere, qui il sapere. Arguto e severo. Dotto e autorevole. Il professore ha argomentato, a strapiombo sugli astanti, dalla balconata che porta, ”avec respect”, al locale di decenza. Attenzione, nessuno sfregio in questo riferimento. Solo un po’ di ironia. Ma proprio poca, come vedremo. Anno 1917.Marcel Duchamp, comprata da un rigattiere, per pochi Franchi, una latrina d’angolo ed espostala con il titolo di “Fontana”, guadagnò fama artistica e fortuna economica. Oggi critici del calibro di Francesco Bonami e artisti della fama di Maurizio Cattelan sono certi che prima di allora l’arte era il nulla. Il Vuoto nella sua assolutezza. Attenzione. I due nel campo dell’arte sono dei pesi massimi. Bonami diresse la Biennale 2003. Cattelan vale, minimo, cinquecentomila euro ad opera. Ancora. L’”avanzismo” di Della Libera e Rossi cita precedenti illustri.  Vanessa Beecroft da Genova, classe 1969, con le esposizioni e le foto di manichini dismessi, perlopiù femminili e nudi, ha trovato linguaggio espressivo e fortuna in denaro. Dalla discarica all’esposizione ogni pezzo lievita dal valore di Franchi zero a quello minimo di 90 mila euro. Torniamo all’Insolita Storia. Teste di manichini fotografati a tutte le ore e in tutte le pose da Della Libera, ripensati e riscritti dalla mano di Rossi. Manichini ghigliottinati in foto che spesso restituiscono nei riflessi dei cristalli delle vetrine imprevisti lampi di città. Nelle foto vive una città riflessa. La mostra è senz’altro il prosequio della ricerca sull’ “avanzismo” che l’avvocato teorizzò e l’architetto realizzò, due anni orsono, nella medesima “Insolita Storia”, ove ora si vive l’arte della ghigliottina “avanzista”. Oggidì metabolizzato il terrore giacobino si soffre quello, più crudele e inesorabile, dell’alcool test. Non più teste tagliate ma patenti d’auto strappate. La mostra è bella e merita di essere vista. L’”avanzismo” avanza.